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L’inchiesta della Procura di Crotone sullo Spisal: interdizione confermata per Rocca

Il gip Ciociola ha rigettato l’istanza di revoca per il funzionario dell’Asp

Niente da fare. Resta l’interdizione dal pubblico ufficio per Lorenzo Rocca, l’ispettore dello Spisal dell’Asp di Crotone raggiunto da misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta della Procura sui presunti favori che, nel 2021, alcuni addetti dello Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro avrebbero concesso alle aziende. Il gip Michele Ciociola ha rigettato l’istanza di revoca della restrizione dal servizio che gli era stata applicata dai carabinieri che hanno condotto le indagini. Corruzione in atti giudiziari, abuso d’ufficio, falso ideologico e rifiuto di atti d’ufficio: sono i reati mossi a vario titolo ai sei indagati.
A Rocca viene contestato di aver presentato nell’Ufficio inquirente la «comunicazione dell’avvenuto adempimento alle prescrizioni e di pagamento dell’ammenda» da parte di una ditta finita nei guai perché “pizzicata” con un operaio “in nero” a lavorare nel cantiere per l’adeguamento sismico della scuola primaria e dell’infanzia di Umbriatico. Invece, per l’accusa, quell’atto avrebbe falsamente attestato il tempestivo pagamento della sanzione pecuniaria di 1.222,50 euro (che invece sarebbe avvenuto oltre il termine di 30 giorni), così da sollecitare l’archiviazione del procedimento penale aperto a carico dell’impresa. Ma per gli ipotizzati omessi controlli nello stesso cantiere devono risponderne anche gli addetti dello Spisal, Antonio Frontera e Antonio Aloe, per non aver redatto un verbale di prescrizione e contravvenzione a carico della società edile.

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