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Unità d’Italia-Prima Repubblica, la storia scritta anche da vibonesi

La Fondazione Murmura ricorda i 35 deputati e senatori del territorio. Ai Comuni di origine dei parlamentari consegnate specifiche targhe. In un libro puntuale ricostruzione di oltre un secolo di vita del Paese

Una residenza monumentale, nel centro storico della città, cuore pulsante, un tempo, del dibattito politico. Tra le stanze di “Palazzo Murmura”, dentro la biblioteca, nello studio dell’uomo che ha fatto la storia della provincia di Vibo, si respira una profondità culturale che trasforma i ricordi di un passato che gradualmente sfiorisce in una sorta di duraturo, eterno presente.
Per una volta, nello studio del compianto senatore ad accogliere gli ospiti è la sua signora, Maria Folino Murmura. La lampada è accesa, come accadeva nei tempi che furono, l’atmosfera immutata. Un palazzo fastoso, prima di due residenze monumentali costruite praticamente l’una a fianco all’altra, nel quale ieri le luci si sono riaccese per un momento speciale di ricordo, di rimpianti e di celebrazioni.
La Fondazione “Murmura”, con la moglie Maria e la figlia Anna del defunto parlamentare, giurista sopraffino, capace di lasciare un’impronta indelebile del proprio operato, ha deciso, infatti, di raccogliere in un volume – con un altro testo a corredo –la biografia di 35 deputati e senatori del Vibonese, distinti nel periodo intercorso tra l’Unità d’Italia e la fine della prima repubblica, vale a dire, la fase storica compresa tra il 1861 ed il 1994. Una sorta di novello “De viris illustribus”, in un formato riconducibile al terzo millennio, visto che le targhe sono state dotate di qr code che ne sintetizza la vita.

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