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Reddito di cittadinanza, il gip di Vibo ordina il sequestro di circa 900mila euro

Sono centoundici gli indagati per truffa e falso

Tribunale di Vibo Valentia

Truffa e falsità ideologica. Reati contestati a centoundici indagati nei confronti dei quali il gip del Tribunale di Vibo, Francesca Loffredo, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero ha disposto il sequestro preventivo di somme di denaro per circa 900mila euro, finalizzato alla confisca “diretta”.
In pratica secondo l’accusa gli indagati – la maggior parte dei quali di origine romena – avrebbero reso attestazioni fittizie inducendo così in errore l’Inps – non dovendo effettuare un’autonoma valutazione dei documenti prodotti, né un’istruttoria – e di conseguenza percependo indebitamente il reddito di cittadinanza nel periodo compreso tra il 2019 e il 2020, tra quest’ultimo anno e il 2021 per alcuni; il 2020 e il 2022 per altri . In particolare la maggior parte gli indagati, al momento della presentazione della domanda, avrebbe falsamente dichiarato di essere in possesso del requisito della cittadinanza italiana da almeno dieci anni, oppure di essere residente in un comune della provincia di Vibo quando invece ciò non sarebbe stato vero. In qualche caso sarebbe stata dichiarata fittiziamente la presenza, all’interno di un determinato nucleo familiare, di persona che già godeva del sussidio.

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