Interdizione veicolare e pedonale dell’area dell’ex lungomare S. Francesco di Paola, colpita pesantemente dalla mareggiata dei giorni scorsi. L’ufficio tecnico comunale ha disposto la chiusura dell’accesso a quello che resta dell’infrastruttura turistica per il tempo necessario ad eseguire lavori di pulizia.
La violenza dei marosi, non contrastata da alcuna opera di difesa, s’è abbattuta sulla zona, «rendendola impraticabile a causa dell’enorme quantità di fango presente e di tutto il materiale trasportato dall’acqua». In occasione dell’evento, che ha prodotto l’allagamento dell’area abitata a valle del rilevato ferroviario (a partire dal viale Marcello De Luca fino alla rotonda del lungomare) personale e mezzi della Protezione civile regionale e di “Calabria Verde” hanno dato man forte ai vigili del fuoco, ai carabinieri, ai dipendenti municipali intervenuti. L’allagamento di quella zona a seguito di mareggiate non rappresenta ormai un episodio sporadico. Si ripete negli anni, ma niente di strutturale è stato realizzato finora per evitare nuovi danni.
«La Calabria -ha scritto su Facebook il consigliere regionale della Lega, Pietro Raso- ha bisogno di interventi infrastrutturali di protezione dall’erosione costiera e questa amministrazione regionale, insieme al Governo nazionale, si impegnerà a mettere in campo tutti gli interventi necessari per evitare ulteriori disagi alla popolazione». Ma, mentre l’erosione marina incalza, dopo aver distrutto la maggior parte del lungomare, è avvolto dal silenzio il progetto di difesa costiera contenuto nel “Master Plan” degli interventi regionali di mitigazione.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia