Lamezia, lotta alla contraffazione e all’illegalità. Istituzioni a tutela del "made in Italy"
Lotta alla contraffazione e all’evasione. Non solo per contrastare il mercato illegale ma soprattutto per tutelare le aziende sane e i posti di lavoro. Questi gli obiettivi alla base del protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune di Lamezia e l’Agenzia delle Accise, dogane e Monopoli di Stato per la lotta alla contraffazione. Il primo del genere in tutta la Calabria. Alla presentazione del protocollo, avvenuta nella sala consiliare “Mons. Luisi”, hanno preso parte il sindaco Paolo Mascaro, l’assessore comunale Luisa Vaccaro, il dirigente Rocco Carbone della direzione regionale dell’Agenzia delle dogane, Salvatore Rapisarda dirigente ufficio antifrode e Massimiliano Dicosta dirigente ufficio territoriale di Catanzaro. «Siamo qui per formare una barriera di legalità e di contrasto all’illegalità - ha spiegato il dirigente Carbone - per difendere il brand “made in Italy” contro una contraffazione che non riguarda solo l’aspetto economico, in quanto mina il tessuto produttivo sano, ma riguarda anche la salute pubblica, considerato che si tratta di prodotti realizzati con materiali non sicuri e tossici, che non rispettano normative Ce». Un aspetto che in questo particolare momento dell’anno, con l’avvicinarsi delle feste di Natale, si acutizza, considerato il giro d’affari illegale che immette sul mercato prodotti contraffatti soprattutto rivolti ai bambini. Carbone ha poi ripercorso le tappe che hanno portato all’apertura in Calabria della direzione dell’Agenzia delle dogane, che fino a un anno e mezzo fa dipendeva da Napoli. Una scelta dettata dalla necessità di controllare meglio la Calabria, in particolare le porte d’ingresso dell’Europa rappresentate dal porto di Gioia Tauro e dall’aeroporto internazionale di Lamezia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro