Trascorrere le festività natalizie tutti insieme. È il sogno delle famiglie con i figli fuorisede; tornare a casa per Natale, magari anche all’ultimo minuto, per ritrovare la calda accoglienza di parenti e amici, per godersi i pranzi e i cenoni del Sud. Per staccare finalmente, altrimenti non è Natale!
Desideri reconditi per molti studenti e lavoratori, moderni emigranti del terzo millennio, per i quali ritornare a casa per le feste, quest’anno sarà piuttosto dispendioso. Ma a quanto pare l’economia di guerra che ci affligge da quando è scoppiato il conflitto ucraino-russo incide molto anche sui costi dei biglietti, soprattutto degli aerei. Aumenti che risentono del caro carburante che imperversa soprattutto in Europa. All’economia di guerra si sommano le congiunture negative dovute alla recessione pandemica che condiziona le nostre vite ormai da quasi tre anni. Ed ecco allora che viaggiare in aereo, se non hai comprato il biglietto con largo anticipo, diventa un lusso.
Sui siti delle compagnie aree i prezzi sono a dir poco proibitivi per le tasche di studenti o semplici lavoratori che già fanno i salti mortali per potersi mantenere nelle grandi città del Nord.
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