A Catanzaro non ci sarebbe stato alcun legame corruttivo che legava magistrati, avvocati, commercialisti e persone sottoposte a indagini. Il gip di Salerno ha infatti archiviato sette fascicoli di inchiesta che erano nati dall’operazione Genesi, l'indagine che aveva portato all'arresto e poi alla condanna dell'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro Marco Petrini (difeso dall'avvocato Francesco Calderaro).
In quelle indagini venivano contestati i reati di corruzione in atti giudiziari, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, in alcuni casi con l’aggravante di aver favorito clan della ‘ndrangheta e concussione. Per il gip però l'attività investigativa non ha consentito di trovare i necessari riscontri. Cadono quindi le accuse per Gennaro Pierino Mellea, Raoul Mellea, William Brognieri, Giuseppe Valea, Francesco Perri, Salvatore Staiano, Claudio Antonio Schiavone, Marco Petrini, Vittoria Iaquinta, Salvatore Mazzei, Emilio Santoro, Mauro Cordasco, Salvatore Novelli, Mariaconcetta Novelli, Lucia Garofalo e Francesco Viscomi.
Caricamento commenti
Commenta la notizia