Da un lato ci sono gli enti locali e le agenzie ambientali che entro l’anno dovranno fornire il loro parere sugli interventi di messa in sicurezza permanente (misp) della discarica dismessa del quartiere Tufolo-Farina. Dall’altro, c’è la corsa contro il tempo per ottenere dal ministero dell’Ambiente una proroga dei termini, che scadono il 31 dicembre, entro i quali approvare il progetto esecutivo di risanamento ambientale dell’area, ricompresa nel Sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara, così da non perdere il finanziamento statale di circa 10 milioni di euro.
Fondi che negli scorsi anni, vennero concessi con l’impegno di varare entro il 2022 il progetto esecutivo dei lavori. Ieri, è stato questo l’esito della Conferenza dei servizi istruttoria durante la quale è stato preso atto dell’avvenuta elaborazione delle opere di bonifica dell’ex impianto di smaltimento dei rifiuti urbani. Adesso la parola passerà a Regione, Provincia, Arpacal, Ispra e Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale che, nelle prossime due settimane, si dovranno esprimere sulla bontà degli interventi, della portata di 26 milioni di euro, proposti dal Comune di Crotone ma che sono stati redatti dal raggruppamento di imprese formato dalle società “Pro Green Ambiente” e “PH3 Engineering”.
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