Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 13 Gennaio 2025

Lamezia, evasione e autoriciclaggio. Chiuse le indagini su Arpaia

Tribunale di Lamezia

La Procura di Lamezia Terme ha chiuso le indagini a carico dell’imprenditore Claudio Arpaia, 54 anni, sua moglie Annamaria Del Gaudio, 46 anni, e Armon Antonio Gloriano Rossi, 52 anni un consulente finanziario milanese. Al centro dell’inchiesta una maxi evasione dell’Iva per circa mezzo milione di euro ma anche un vero e proprio tesoro nascosto nelle banche maltesi schermato dietro società con sede nelle Isole Vergini. Marito e moglie sono accusati di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita poiché avrebbero usato parte dei 500mila euro per l’acquisto di un immobile a Lamezia Terme e trasferito l’altra metà del denaro a una società a loro riconducibile. Secondo l’accusa, i coniugi avrebbero fatto questi movimenti «in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa della somma». Un’altra ipotesi riguarda il trasferimento di denaro contante in Svizzera per un totale di 380mila euro. Nel febbraio scorso il gip Francesco De Nino aveva disposto il sequestro di 1,5 milioni di euro in capo agli indagati. A far scattare le indagini della Finanza di Catanzaro sono state due distinte segnalazioni giunte dall’Agenzia delle Entrate dopo la presentazione, da parte dei coniugi Arpaia e Del Gaudio, della domanda di accesso alla procedura di collaborazione volontaria internazionale. In pratica la coppia aveva chiesto di poter far rientrare in Italia mezzo milione di euro depositato su un conto di una banca di Malta intestato a una società fiduciaria. Quei soldi, avevano dichiarato i due imprenditori lametini, sarebbero stati un’eredità. Non così per le autorità italiane che hanno segnalato alcune anomalie. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro 

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