Non si vive di sola Medicina. Tantomeno ci si può nutrire esclusivamente di polemiche. Nei giorni in cui l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro è finita nel tritacarne della politica, e del campanile, diventando argomento di scontro a dritta e a manca, può replicare con un argomento che non dà alcun motivo a nessun’altra reazione che non siano applausi. Meritati e a scena aperta.
Se li è guadagnati il Diges, il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia che è stato designato fra i dipartimenti universitari d’eccellenza dall’Anvur (Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca) fra quelli dell’Area 12 che riceveranno il Fondo speciale per il finanziamento 2023-2027. L’importo erogato dovrebbe oscillare fra i sette e i nove milioni di euro.
Presieduto dal professore Geremia Romano, che è anche presidente del Senato accademico, il Diges si è piazzato al quinto posto sui quindici ammessi a finanziamento. È anche uno dei pochi dipartimenti di studi giuridici del Meridione presenti nella graduatoria ed era anche l’unico dell’Ateneo di Catanzaro fra i 350 partecipanti al bando.
Il risultato, obiettivamente importantissimo, è il frutto di un lavoro durato cinque anni: «E non è arrivato dal nulla, né si è trattato di una completa sorpresa perché già nella precedente classifica ci eravamo piazzati al diciottesimo posto. Confidavamo di aver fatto bene e tutto il possibile, ma abbiamo tenuto le dita incrociate perché competevamo con dipartimenti molto più attrezzati del nostro, più giovane e con meno tradizione», ha spiegato Romano.
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