Le notizie che circolano tra i lavoratori Congesi (il Consorzio che gestice il servizio idrico di 14 comuni tra cui il capoluogo), su presunti passaggi di livello, promozioni e adeguamenti di inquadramenti preoccupano i sindacati.
Ieri mattina il segretario generale della Uil Crotone Fabio Tomaino e il segretario regionale della Uiltec Vincenzo Celi, hanno incontrato la stampa per rendere noto l’allarme del sindacato sulla gestione degli organici nel Consorzio destinato a sparire con la rivoluzione che il presidente Occhiuto ha annunciato per quanto riguarda la gestione del ciclo idrico integrato in Calabria che verrà affidato a un’autorità unica (Arracal). «Abbiamo accolto con gioia l’annuncio di Occhiuto – sono state le parole di Tomaino – ma allo stesso tempo viviamo con una certa preoccupazione quanto sta accadendo a Crotone. Come può il presidente del Consorzio Congesi non confrontarsi con i sindacati su tematiche che riguardano i lavoratori? Come possono i sindaci dei Comuni non intervenire?».
Secondo la ricostruzione di Tomaino e Celi i consorzi calabresi come Congesi dovrebbero “giocarsi questa partita a bocce ferme”, mettendo sul tavolo di Occhiuto le piante organiche come sono oggi e «non cercare strategie che sanno tanto di vecchia politica clientelare», ha sottolineato Tomaino alludendo che dietro queste decisioni interne non ci siamo un vero processo di merito nei confronti dei lavoratori “promossi” ma solo manovre politiche. «Siamo molto preoccupati – gli ha fatto eco Celi – stiamo osservando attentamente il contesto in cui ci si muove; queste assegnazioni di livello e altro non sappiamo a cosa siano funzionali. Noi siamo del parere che bisogna agire solo attraverso un confronto. Confronto che abbiamo chiesto ai dirigenti di Congesi ma non c’è stato concesso».
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