Ha chiesto di condannare le cinque persone che erano state assolte in primo grado; mentre per le altre sei ha sollecitato la conferma delle pene comminate il 3 novembre 2020 dal Tribunale di Catanzaro. Così la sostituta procuratrice generale, Raffaella Sforza, ha concluso la sua requisitoria davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro che sta giudicando 11 imputati coinvolti nel processo di rito ordinario, nato dall’inchiesta “Borderland” della Dda di Catanzaro.
Si tratta dell’operazione che, scattata il 29 novembre 2016 con l’esecuzione di 48 arresti da parte della Squadra mobile di Catanzaro, mise sotto scacco la cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro che, assieme al clan autonomo dei Tropea di Cropani Marina, avrebbero vessato i villaggi turistici a cavallo tra le province di Crotone e Catanzaro, oltre a gestire il traffico e lo spaccio di cocaina e marijuana.
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