A San Nicola da Crissa nasce una delle prime comunità di energia rinnovabile e solidale d'Italia
Una nuova opportunità che guarda all’ambiente, alla collaborazione, al risparmio e allo sviluppo. Un’opportunità che vede il Vibonese primo della “classe” in materia. E il futuro inizierà proprio lunedì alle 12, presso la cittadella scolastica, con l’inaugurazione degli impianti della Comunità energetica rinnovabile e solidale (Cers) di San Nicola da Crissa. L’evento, patrocinato dal Comune e dalla Bcc Calabria Ulteriore, vanterà la presenza del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, nonché gli interventi di esperti e politici, tra cui: Illuminato Bonsignore, amministratore unico “3E Environment energy economy”; Valerio Natalizia, amministratore delegato Gruppo Sma Italia e responsabile per il Sud Europa di Sma solar technology; Maurizio Delfanti, amministratore delegato di Ricerca sul settore energetico (Rse); Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare; Andrea Antolini, vicepresidente per l’Europa di Tsc-Solaria; Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale; Sebastiano Barbanti, presidente Bcc Calabria ulteriore; Stefano Ciafani, presidente di Legambiente nazionale; Salvatore Solano, presidente della Provincia di Vibo Valentia; Rosario Varì, assessore regionale. A introdurre i lavori sarà il sindaco di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello, il quale ha portato il piccolo centro dell’hinterland vibonese ad essere il primo della Calabria – e tra i pochissimi del Meridione – a puntare sull’innovativa opportunità, avviando già un anno fa l’iter di costituzione della Comunità energetica rinnovabile e solidale denominata “Critaro” (dal nome della località in cui sorge). Ma di cosa si tratta? È presto detto. Il Comune diventerà produttore di energia green (generata, nel caso specifico, mediante un impianto fotovoltaico installato su uno degli edifici scolastici) che verrà fornita ai membri della Cers ad un prezzo vantaggioso; per le utenze domestiche il risparmio sarà di circa 500 euro all’anno. L’adesione alla Cers non comporterà alcun costo. È importante sottolineare, infatti, il carattere solidale del progetto sannicolese: si tratta di una sorta di “alleanza dal basso”, un patto tra cittadini finalizzato a contrastare la povertà energetica, incentivare le energie rinnovabili e favorire l’economia civile. L’iniziativa sarà presto ampliata: vi è già il progetto per l’estensione alle quattro cabine secondarie del paese, in modo che l’intera cittadinanza possa usufruire dei vantaggi che scaturiscono dalle Cers e, al contempo, farsi ambasciatrice di un’economia green e solidale. L’entusiasmo è tanto tra i cittadini, tutti pronti a cogliere la preziosa opportunità.