Nulla di fatto. Resta confermata l’estensione del vincolo archeologico sull’area di Capocolonna, a Crotone, dove sorgono gli immobili della famiglia Grande Aracri di Cutro. Lo ha ribadito il Consiglio di Stato che, respingendo l’istanza avanzata dal boss Nicolino Grande Aracri e dal fratello Domenico, ha confermato la sentenza del Tar di Catanzaro che il 12 maggio 2022 rigettò la richiesta d’annullamento, previa sospensione, del decreto 56 del 2016 emesso dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale della Calabria.
Con quel provvedimento, come si ricorderà, l’ente che fa capo al ministero della Cultura dichiarò «zona di interesse archeologico» la parte del promontorio dove sorgono, tra gli altri, anche i fabbricati appartenenti ai Grande Aracri, tre dei quali vennero demoliti a luglio 2020.
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