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Scontro sul Sistema bibliotecario vibonese, il sindaco ora chiama alle “responsabilità”

Non si placa la tensione sul Sbv dopo le denunce sulla gestione poco oculata. Maria Limardo invita a non strumentalizzare e ribadisce la volontà di salvare l’ente. «Ma è bene che chi lo ha amministrato per tanti anni sia pronto a fare chiarezza»

Rompe il silenzio il sindaco della città Maria Limardo. E sulla questione legata al futuro del Sistema bibliotecario prova a fare chiarezza, ovviamente, dal proprio punto di vista. D’altronde, più d’uno nei giorni scorsi ha messo in dubbio il modus operandi del Comune rispetto alla situazione del Sbv. Durissime erano state le critiche di Stefano Luciano e non erano mancate nemmeno alcune precisazioni dello storico direttore Gilberto Floriani che, riferendosi al Comune, aveva provocato: «Il lupo si vuole mangiare la pecorella».
Parole alle quali avevano fatto eco pure quelle di Anthony Lo Bianco che esortava l’Ente a scongiurare la chiusura del Sbv, mentre arrivava la proposta di un Consiglio comunale ad hoc per affrontare l’argomento. Parole che il primo cittadino non ha digerito, tanto da rompere gli indugi nella giornata di ieri: «In attesa di affrontare in maniera compiuta ed approfondita ogni delicato aspetto della vicenda nelle apposite sedi, è opportuno – ha esordito Maria Limardo – ricondurre sul terreno della verità dichiarazioni che hanno il solo scopo non già, come asserito, di fare o pretendere chiarezza, bensì di creare confusione per strumentalizzare la situazione, a turno e secondo la propria convenienza».
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