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Addio alla Procura europea, soppressa la sede catanzarese

Lo ha deciso il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Nessun magistrato ha risposto ai due bandi

Catanzaro non sarà sede della Procura distrettuale europea. Lo ha deciso il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha trasferito la competenza su Calabria e Basilicata alla Pde di Roma. Il motivo della scelta è legato al fatto che a quasi due anni dalla firma per la nascita delle Procure europee «gli interpelli per la sede di Catanzaro non hanno consentito la designazione di magistrati aventi i requisiti previsti dalla legge». Insomma nessuno o quasi avrebbe voluto scendere in Calabria.
Il 25 marzo 2021 era stato siglato l'accordo tra il procuratore capo europeo e il Ministero della Giustizia per la nascita di 9 Procure distrettuali nel nostro Paese. L'intesa ha previsto la designazione di 20 magistrati ripartiti tra le sedi di Roma, Milano, Napoli, Bologna, Palermo, Venezia, Torino, Bari e appunto Catanzaro. Quest'ultima avrebbe dovuto avere due procuratori con competenza su Catanzaro, Reggio Calabria e Potenza. Il fatto che il primo bando per la nomina dei due magistrati fosse andato deserto non aveva creato alcuna preoccupazione. Tanto è vero che il 13 luglio del 2022 il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto aveva firmato un contratto di comodato con il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, e con il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri, per concedere lo storico Palazzo Alemanni, ex presidenza della Regione, come sede della nascente Procura europea.

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