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Rogo di Olivadi, le famiglie evacuate senza una sistemazione alternativa

Le persone delle sei abitazioni distrutte sono rimaste intossicate ma stanno bene. Ospiti dei parenti, sono in attesa di una nuova sistemazione. Ma non ci sono alloggi

Ieri mattina al numero 11 di via Paraspiti c’è stato il sopralluogo dei tecnici e dei funzionari dell’Aterp di Catanzaro, l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica, che detiene la proprietà della palazzina andata a fuoco.
Un sopralluogo che ha seguito di qualche ora quello effettuato dal dirigente del Comando dei vigili del fuoco Francesco Archinà. Aterp e vigili del fuoco hanno deciso di demandare al sindaco di Olivadi Nicola Malta tutte le competenze per quanto riguarda le diffide finalizzate a non far entrare nessuno nei sei alloggi popolari.
Gli appartamenti sono risultati seriamente danneggiati per via delle fiamme che si sono sviluppate domenica mattina in un alloggio del piano terra dove abitava una donna con tre bambini. Quest’ultimo è risultato inagibile e, di conseguenze, in via precauzionale il provvedimento di divieto ha finito per interessare il resto dei piani. Il degrado da una parte per mancanza negli anni di adeguati interventi di manutenzioni sia ordinaria che straordinaria e poi, le cause accidentali che hanno alimentato il rogo hanno finito per smantellare un’intera palazzina.

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