Il Comune e la Provincia di Crotone saranno parti civili del procedimento scaturito dall’inchiesta della Procura di Crotone sull’aggressione che, l’11 agosto 2022, ridusse in fin di vita Davide Ferrerio, il 21enne bolognese preso a calci e pugni per un errore di persona da Nicolò Passalacqua mentre si trovava in vacanza nel capoluogo pitagorico. Così hanno deciso sia la Giunta cittadina guidata dal sindaco Vincenzo Voce, sia l’ente intermedio presieduto da Sergio Ferrari. Alla base della scelta processuale, c’è il «l’immagine istituzionale danneggiata» subita da entrambe le amministrazioni pubbliche in seguito a quel drammatico episodio. Le richieste di essere riconosciute parti offese verranno avanzate il prossimo lunedì in occasione della prima udienza preliminare che si terrà davanti alla gup del Tribunale di Crotone, Elvezia Cordasco. Il Comune sarà rappresentato dall’avvocato Jacopo Abruzzo, mentre la Provincia dall’avvocata dal Palazzo di via Mario Nicoletta, Marina Cizza. Per il pestaggio, sotto accusa sono finite tre persone per le quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio: Nicolò Passalacqua, il 22enne autore del gesto violento che deve rispondere di tentato omicidio e di aver portato fuori dalla sua abitazione un tirapugni utilizzato per l’aggressione; Anna Perugino, 41 anni, che è ritenuta l’istigatrice che avrebbe organizzato «l’incontro» per "dare una lezione” all’ignoto spasimante della figlia che all’epoca dei fatti era minorenne; e il presunto complice Andrej Gaju, il 34enne di origine rumena che, «partecipando attivamente» alla spedizione punitiva, si sarebbe messo «alla ricerca» dello sconosciuto pretendente della giovane. Alla donna e al giovane rumeno viene contestato il concorso anomalo in tentato omicidio. Un addebito, questo, che viene mosso pure alla ragazza (M. P.), da poco 18enne, che nell’ambito di un troncone processuale parallelo davanti al Tribunale dei minori di Catanzaro verrà giudicata con il rito abbreviato
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