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Roccabernarda, omicidio Castiglione: chieste 5 condanne al processo d’Appello

«Confermare le condanne comminate in primo grado». Ieri, il pubblico ministero della Dda di Catanzaro, Paolo Sirleo, applicato per l’occasione alla Procura generale, ha chiesto alla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro di ribadire le stesse pene che, il 31 marzo 2021, furono inflitte ai cinque imputati accusati di concorso per l’omicidio di Rocco Castiglione, il 28enne assassinato a colpi di fucile il 31 maggio 2014 mentre era in compagnia del fratello Raffaele, sfuggito alla morte, nell’ambito di una guerra di mafia sorta a Roccabernarda. Tra le condanne sollecitate, spiccano i tre ergastoli che toccarono al presunto boss del piccolo centro dell’entroterra crotonese, Antonio Santo Bagnato, e per gli altri due sodali Antonio Cianflone e Antonio Marrazzo.
Il processo di secondo grado a carico degli ipotizzati mandanti ed esecutori del delitto di sangue è scaturito dall’operazione “Trigarium” coordinata dalla Procura antimafia di Catanzaro contro la cosca di Roccabernarda, che scattò il 30 luglio 2018 con l’esecuzione di 11 arresti da parte dei carabinieri. Per gli inquirenti, Antonio Santo Bagnato avrebbe elevato a locale di ‘ndrangheta il suo gruppo criminale eliminando il rivale Rocco Castiglione.
Queste le pene proposte dal pubblico ministero Sirleo: per Antonio Santo Bagnato, Antonio Cianflone e Antonio Salvatore Marrazzo ha chiesto la conferma dell’ergastolo; Michele Marrazzo, 30 anni di carcere; e Domenico Iaquinta, 12 anni.

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