Catanzaro, tre appalti per lo stadio “Ceravolo”

Tre differenti gare d’appalto per intervenire nel modo più rapido possibile e ottenere, entro agosto, l’omologazione del “Ceravolo” alla Serie B. Da questo punto di vista non può esserci scaramanzia, pensare alla promozione del Catanzaro serve a essere tempestivi e avere un quadro preciso dei tempi di inizio-fine lavori.
I tempi Tre mesi, massimo tre mesi e mezzo per eliminare le criticità come richiede la Commissione criteri infrastrutturali della Figc: una gara d’appalto riguarderà il rifacimento del terreno di gioco (compreso sistema di drenaggio), un’altra il potenziamento del sistema di illuminazione con luci a Led a risparmio energetico, la terza la creazione di 40 nuovi servizi igienici e redistribuzione degli spazi nella palazzina (in cui verranno ricavate tre stanze per il Var). Si punta ad avere progetti e imprese pronti entro la fine di aprile per iniziare le operazioni appena si potrà: con la conferma del primo posto il campionato finirà il 24 aprile, ma poi la squadra di Vivarini dovrebbe giocare almeno una partita di Supercoppa in casa. Comunque non si andrà oltre la metà di maggio, forse prima. E 90-100 giorni per cancellare quelle criticità dovrebbero bastare. Al Comune hanno schiacciato l’acceleratore non appena ricevuto notizia del finanziamento regionale da 9 milioni di euro che si aggiunge al milione disponibile, tramite Pnrr, per la copertura della tribuna. Già mercoledì sera Nicola Fiorita ha incontrato l’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise e il dirigente alle Grandi opere Giovanni Laganà: il “dossier Ceravolo” è ai primi posti nell’agenda del sindaco che ha in mente un progetto più ampio considerando l’entità dei fondi disponibili.