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Tonno Callipo e Vibonese, quando lo sport non è... Comune

Le società messe in difficoltà non solo dalla Tari ma anche dai costi degli impianti (canoni e manutenzione) che sostengono da sole

Il Comune di Vibo Valentia

Nove milioni di euro dalla Regione al Comune di Catanzaro per il restyling del vecchio stadio “Ceravolo”. Neanche le briciole a quello di Vibo per la riqualificazione dei principali impianti sportivi cittadini. Se Vibonese e Tonno Callipo possono continuare a giocare nelle loro rispettive “case” evitando l’esilio lo devono solo alla passione e alla capacità imprenditoriale di Pippo Caffo e Pippo Callipo.
Nell’indifferenza generale hanno dovuto mettere mano al portafoglio non solo per mantenere due autentiche “Ferrari”, ma persino per sostenere le manutenzioni straordinarie delle strutture comunali che ospitano le loro creature. Problemi che non sembrano interessare agli amministratori di palazzo “Luigi Razza” più volte sollecitati a intervenire.
Addirittura molte lettere spedite in questi anni dai vertici dei due club sono rimaste senza risposta. Al contrario dagli uffici comunali sono solerti a chiedere il pagamento del canone che nel caso della Vibonese ha un costo di circa 10mila euro. Il paradosso è che lo stadio “Luigi Razza” è comunale solo da pochi mesi dopo l’acquisizione dal Demanio. Il valore dell’immobile è cresciuto grazie ai lavori di restyling che negli anni sono stati effettuati dalla Vibonese.

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