Ventotto a zero. Se fosse una partita di calcio, come certi interventi della politica hanno provato a farla sembrare, da un lato e dall’altro della barricata, sarebbe stata senza storie. I decreti con cui il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha accreditato provvisoriamente i posti disponibili per l’accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia per il prossimo anno accademico (2023-24) garantiscono un buon aumento all’Ateneo di Catanzaro mentre l’Unical rimane allo stesso livello di prima.
Anche se nel dibattito politico l’opposizione fra le due Università è spesso stata davvero inquadrata come un derby (perché parlare alla pancia della gente è sempre più comodo), il dato tecnico evidenzia come sia un punto di forza il know how acquisito dalla “Magna Græcia” nei decenni in cui la sua Facoltà di Medicina e chirurgia si è sviluppata ed è cresciuta.
Le competenze della “Magna Græcia”, l’organizzazione messa in campo nella didattica e nella ricerca, sono state fra gli aspetti caratterizzanti richiamati dal rettore Giovambattista De Sarro, davanti al sindaco Nicola Fiorita, nel Consiglio comunale aperto sulla Sanità che si è tenuto a metà gennaio. Meno di un mese dopo, è arrivato dal Ministero questo che, di fatto, rappresenta un riconoscimento delle parole del rettore, oltretutto in un quadro generale in cui i posti a livello nazionale diminuiscono complessivamente di poco più di 500 unità. La politica paventava un depotenziamento di Medicina nella “Magna Græcia” a vantaggio di quella all’Unical: per il momento non è così.
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