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Catanzaro, il rischio idrogeologico nell’area di Janò. Bosco: interi quartieri abbandonati

Il presidente del Consiglio comunale ha incontrato una delegazione di residenti preoccupati

La situazione di «estrema gravità» che vivono quotidianamente i residenti di Janò, stanchi di sentirsi «figli di un Dio minore». Il rischio frane, alcune abitazioni pericolanti, le famiglie che vivono in edifici sottoposti a ordinanza di sgombero fin dal 2010, le strade dissestate, le erbacce che ricoprono i marciapiedi della provinciale Galiano, la presenza di fogne a cielo aperto, la mancanza di un operatore ecologico o di un vigile urbano. Problemi piccoli e grandi in un elenco tanto lungo che sembra non finire mai e non può essere cancellato dalla sera alla mattina. Serviranno tempo e soldi.
L’assemblea pubblica organizzata nella scuola elementare del quartiere si è prevedibilmente trasformata nel partecipato e sentito sfogatoio di una delegazione di abitanti, quaranta persone circa che si sentono quantomeno abbandonate, di sicuro sono arrabbiate.
Ad ascoltarli - e rassicurarli per quanto in questo momento è nelle possibilità del Comune - il presidente del Consiglio Gianmichele Bosco, l’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise, il presidente della commissione Urbanistica Gregorio Buccolieri. Non c’era il sindaco Nicola Fiorita (per impegni istituzionali sopraggiunti all’ultimo momento, è stato fatto sapere). L’assenza del primo cittadino è stata stigmatizzata dall’ex consigliere comunale Antonio Gigliotti: «È grave che non ci sia in un incontro richiesto da un mese e col quale puntiamo ad avere un’inversione di tendenza nei confronti di una zona della città in cui non c’è niente. Janò sembra un’area di guerra, ma qui ci vive gente che paga regolarmente le tasse».
«Se non avessimo voluto essere qui non saremmo venuti – ha sottolineato Bosco –. Ci troviamo ad affrontare situazioni di abbandono completo in tutti i quartieri della città, nessuno escluso, ma proveremo a intervenire su qualsiasi aspetto in base alle risorse disponibili». Che sono esigue, come ha ricordato Buccolieri, invitando i residenti a segnalare al Comune ogni piccolo problema, dalle buche ai rifiuti abbandonati fino alla precaria pensilina dell’autobus. «Sugli aspetti più piccoli proveremo a intervenire nel tempo più breve possibile».

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