Nessun danno erariale sull’affidamento della piscina di Crotone

Gli «esponenti politici» che approvarono la delibera di Giunta con la quale, il 6 dicembre 2018, il Comune di Crotone affidò per sei mesi la gestione della piscina olimpionica al consorzio Daippo non causarono un «danno erariale» all’ente. Lo ha stabilito la Procura della Corte dei conti regionale che ha archiviato il procedimento per responsabilità erariale a carico dell’ex sindaco Ugo Pugliese e degli ex assessori Salvatore De Luca e Giuseppe Frisenda, scaturito dall’inchiesta della Procura di Crotone sulla conduzione dell’impianto natatorio. Contestualmente, la sostituta procuratrice generale, Maria Gabriella Dodaro, ha archiviato la posizione dell’ex dirigente del Municipio, Giuseppe Germinara, che doveva rispondere dei pagamenti delle bollette di elettricità, gas e acqua della struttura sportiva effettuati dal Comune anziché dal raggruppamento societario.
«Nella valutazione complessiva del comportamento degli esponenti politici - scrive la magistrata nel decreto di archiviazione - non può non tenersi conto della circostanze che il sindaco e gli assessori abbiano voluto contemperare l’interesse della collettività a mantenere l’apertura della piscina olimpionica con l’interesse economico del Comune a non sostenere ulteriori costi di gestione per la piscina olimpionica affidata in convenzione al consorzio Daippo». Chiaro il riferimento a due circostanze: le «numerose richieste» d’uso dell’impianto avanzate all’epoca all’amministrazione Pugliese dopo che la struttura venne chiusa al pubblico per una serie di criticità legate alla sua gestione (ad esempio, mancava la convenzione tra le parti); e poi, il fatto che la piscina venne assegnata, da gennaio a giugno 2019, a patto che i costi per le «forniture di acqua, gas ed energia elettrica» fossero ricaduti sul Daippo, chiamato a sua volta a presentare una garanzia fideiussoria.