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“Pendolo” di Catanzaro, «lavori in grave ritardo»

L’ispezione dell’Anac ha rilevato diverse criticità sui cantieri della metropolitana di superficie

Un crescendo di ritardi, carenze di personale e progettuali, aumento dei costi. Descrive uno scenario preoccupante l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sul costruendo collegamento ferroviario metropolitano di Catanzaro. Il “Pendolo” che dovrebbe vedere la luce entro fine 2023 è al centro dell’attenzione dell’Autorità che vuol vederci chiaro sullo stato dell’arte di un’opera che potrebbe cambiare la mobilità cittadina. Per il momento lo fa solo sulla carta e nelle idee di progettisti ed esponenti politici che si sono susseguiti a capo del Comune e della Regione. Proprio a quest’ultima l’Anac chiede chiarimenti e comunica l’avvio di un’istruttoria nei suoi confronti, dopo aver compiuto una «dettagliata ispezione» nei cantieri.
Lo scenario Anac ripercorre le tappe dell’avvio dei lavori del collegamento ferroviario metropolitano tra la stazione Rfi di Germaneto e quella di Sala. «I lavori, con importo del contratto pari a 116 milioni, – ricostruisce l’Anticorruzione – riguardano anche l’adeguamento a linea metropolitana della rete ferroviaria esistente. L’impresa esecutrice è la Ati, costituita da Vianini Lavori spa capogruppo mandataria, Ares Costruzioni e Co.Ge.For». Il progetto di adeguamento era stato approvato dalla Regione a luglio 2013, ad agosto si indiceva la procedura di gara aperta, nel 2014 arrivava l’aggiudicazione. «A dieci anni dall’approvazione del progetto, del subentro di tre perizie di variante (2020, 2021 e 2022), e un contenzione presso il Tribunale di Catanzaro per contestazioni da parte dell’impresa esecutrice che ha chiesto la risoluzione del contratto e il risarcimento danni alla Regione, la percentuale dei lavori realizzati è del 34%, un terzo del totale, quando dovevano essere invece ultimati da anni» viene evidenziato. E l’ispezione dei tecnici Anac ha rilevato una situazione «preoccupante». «La costruzione dei corpi delle stazioni, sia per la linea A che per la linea B, – spiega l’Autorità – è ancora in corso, come pure opere d’arte minori in sovrappasso e sottopasso. Il ritrovamento di reperti ha portato a sospendere la costruzione del sottopassaggio, indispensabile nell’area, fortemente urbanizzata. Sulla linea C ancora in esecuzione i lavori della galleria artificiale, il traforo della galleria naturale e il viadotto in prossimità della fine della linea».

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