Condanne per 260 anni di carcere e riconoscimento dell’associazione di tipo mafioso nel rito abbreviato nel procedimento sulle infiltrazioni della ’ndrangheta di Guardavalle ad Anzio e Nettuno, litorale romano. L’inchiesta sui clan calabresi, coordinata dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò con i pm Giovanni Musarò, Francesco Minisci e Alessandra Fini, aveva portato il 17 febbraio scorso all’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo della Capitale di oltre sessanta persone. Ai vertici dei due distinti gruppi criminali, distaccamenti delle ’ndrine di Santa Cristina d’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria e di Guardavalle, c’erano Giacomo Madaffari, Davide Perronace e Bruno Gallace. In seguito all’inchiesta della Procura capitolina, lo scorso novembre i comuni di Anzio e Nettuno sono stati sciolti per mafia.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia