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Superstiti del naufragio di Cutro tentarono linciaggio scafista. Domani l'udienza di convalida

E' stato prelevato e poi fermato dai carabinieri

Uno degli scafisti del barcone naufragato fu aggredito sulla battigia di Steccato di Cutro subito dopo la tragedia in un tentativo di linciaggio da parte dei superstiti. La scena fu notata dai carabinieri intervenuti per prestare soccorso: i militari prelevarono l’uomo e lo portarono via. I successivi accertamenti portarono al fermo dell’uomo indicato dai superstiti come uno degli scafisti. E' quanto emerge dagli atti dell’inchiesta sul naufragio.

Inoltre, ore prima del naufragio, alcuni dei migranti a bordo hanno avuto un litigio con gli scafisti a causa del ritardo dell’arrivo a terra. E’ quanto emerge dai racconti dei superstiti fatti alle forze dell’ordine e che sono agli atti del provvedimento del fermo di polizia giudiziaria emesso nei confronti di tre persone. Lo ha riferito il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia. I migranti si lamentavano perché l’imbarcazione non era ancora arrivata a destinazione. Poi la situazione è tornata calma e il viaggio è proseguito fino alla tragedia.

Intanto, è in programma domattina, l'udienza di convalida del fermo dei tre presunti scafisti del barcone naufragato nel crotonese. La posizione di uno degli indagati, che ha dichiarato di avere 17 anni, potrebbe essere analizzata dal tribunale dei minorenni di Catanzaro. L’indagato pachistano sarà sentito in prima mattinata dal gip mentre il cittadino turco ha il Covid.

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