Nella prima decade di febbraio l’amministrazione comunale di Dasà ha diramato avviso per cercare nuovi locali per le Poste cittadine. Per qualche personale e non noto motivo, infatti, i proprietari di quelli che da 40 anni ospitano la struttura non sono interessati a proseguire la locazione. Facendo seguito all’avviso, comunica oggi il sindaco, Raffaele Scaturchio, «numerosi residenti hanno dato disponibilità alla locazione, intenzionati a non far perdere alla comunità un ulteriore servizio pubblico, dopo la chiusura, nei mesi scorsi, della filiale Bcc. Disponibilità manifestate alla direzione regionale dell’azienda che, tuttavia, finora, pare non averne considerata nessuna. Per questo, onde evitare ulteriori disagi ai residenti, l’amministrazione comunale si è resa disponibile a concedere l’utilizzo allo scopo di parte dei locali della biblioteca comunale “Piergiovanni Salimbeni”, sperando che le Poste prendano in considerazione le proposte dei cittadini o questa del Comune. Per evitare un’eventuale chiusura dello storico ufficio, il trasferimento dello stesso ad Acquaro o, peggio, in un inaccettabile e indecoroso container, sia pur provvisorio. In ognuno di questi ultimi casi sarebbe un disagio enorme per i dasaesi e per i cittadini dei centri limitrofi che, vista la mole di lavoro del più centrale ufficio di Acquaro, ne usufruiscono non di rado. Sarebbe, comunque, l’evidente volontà di privare un territorio di un servizio indispensabile, soprattutto per i numerosi anziani, che pretendono un rapporto diretto e immediato con gli operatori.