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Cutro, primi trasferimenti per i superstiti. I profughi nelle strutture Sai sono 8

Sono 6 le vittime rimpatriate, 40 le bare in attesa di partire per l’Afghanistan. Altri tre pakistani ospitati in un centro della provincia di Cosenza. Parte l’accoglienza a chi ha richiesto protezione internazionale

Dal Centro d’accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto alle strutture Sai. Sono otto i primi profughi sopravvissuti al naufragio dello scorso 26 febbraio nel mare di Cutro che ha provocato la morte di almeno 72 persone che hanno trovato ospitalità nei centri che fanno capo al Comune di Crotone. Mentre altri quattro immigrati sono stati ineriti nel Sistema di accoglienza e integrazione condotto dalla Provincia, con ulteriori tre superstiti che verranno trasferiti entro oggi a San Benedetto Ullano (Cosenza).
Si tratta della cosiddetta seconda accoglienza destinata ai richiedenti la protezione internazionale che viene gestita dagli enti locali in sinergia con le associazioni del Terzo settore. Nello specifico, per il Sai che fa riferimento al Municipio, due superstiti di nazionalità pachistana sono stati accolti nelle strutture della cooperativa Agorà Kroton, due afgani sono assistiti dalla coop Kroton Community, un iraniano dal Baobab e tre pachistani dalla Prociv.

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