Impianti chiusi e da riqualificare, lo sport a Vibo resta ai nastri di partenza

Pensiamo ad una società senza una componente fondamentale dell’esistenza umana, quella che secondo molti pedagoghi o studiosi è importante a garantire una buona qualità della vita: lo sport. Pensiamo ad una città in cui gli impianti sportivi pubblici, a disposizione della comunità, siano in disuso o pressoché inesistenti. La immaginiamo e non ci troviamo nulla di positivo, nulla che faccia presagire ad una società sana, attiva, messa in condizione di fruire di servizi efficienti. In città continua a restare chiusa la piscina comunale di località Maiata. Sono trascorsi quasi tre anni da quando la Cosenza Nuoto Ssd, che gestiva la struttura ed era titolare di un contratto con scadenza 2023, ha dichiarato fallimento.
Per poter riaprire, l’impianto ha bisogno di numerosi interventi di ammodernamento. Lavori che sarebbero già dovuti partire, in base a quanto aveva dichiarato lo scorso dicembre il consigliere comunale Antonio Schiavello, con delega allo Sport. Infatti, un recente scostamento di bilancio – grazie a una delibera varata il 12 agosto scorso dal Consiglio – prevede l’utilizzo di parte del finanziamento ottenuto a suo tempo dal sen. Giuseppe Mangialavori (oggi deputato di FI), per un ammontare di 2 milioni di euro, da destinare ad opere in favore del territorio comunale. A conti fatti il costo per gli interventi ammonterebbe a circa 300mila euro. Somma di cui l’Amministrazione ha disponibilità, tant’è che è già stato incaricato un progettista che dovrà occuparsi della piscina e del palazzetto dello sport di Vibo Marina. Anche quest’ultimo, al momento in disuso. Il Consiglio comunale ha, peraltro, approvato la variazione del Programma triennale dei lavori pubblici (2022/2024) e l’elenco annuale delle opere da realizzare nel 2022, all’interno del quale è stato ricompreso l’intervento di realizzazione della Cittadella dello sport di Vibo Marina e la riqualificazione funzionale della piscina comunale “Mangialavori”.