Si sposta dinanzi al Consiglio di Stato la vertenza fra il Comune di Girifalco e Cellnex Italia spa, che riguarda l’installazione di un impianto di telefonia mobile a servizio della rete WindTre da realizzarsi nel territorio di Girifalco. La richiesta della società per l’installazione di un’antenna, in una zona non lontana dal campo sportivo, era stata anche al centro di un Consiglio comunale, da quale era emersa la volontà politica di proteggere il territorio comunale.
E, infatti, l’aula aveva approvato un regolamento comunale proprio per disciplinare l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia, per non essere “invasi” da antenne, soprattutto a ridosso del centro urbano. Un primo no alla Cellnex, con un provvedimento di diniego dell’autorizzazione, da parte del Comune era stato impugnato dinanzi al Tar che, con una sentenza, ha dato ragione alla società che aveva portato in giudizio l’ente locale, la Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro e l’Arpacal (non costituita in giudizio).
La giunta comunale, presieduta dal sindaco Pietrantonio Cristofaro, non si è fermata e ha dato incarico all’avvocato Demetrio Verbaro, per proporre appello al Consiglio di Stato, contro la sentenza che ha visto soccombere l’ente. Con il ricorso, la Cellnex Italia spa aveva chiesto l’annullamento del provvedimento di diniego del Comune di Girifalco, del parere urbanistico negativo del 30 dicembre 2021, del regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazione e del Prg e del regolamento edilizio approvati dalla Regione Calabria nel 2003. Motivi tecnici alla base del ricorso.
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