Al via le trattative per definire l’accordo sul monitoraggio del fenomeno della subsidenza a Crotone che sarà finanziato dall’Eni. È stata infatti convocata per il 21 marzo alla Cittadella di Catanzaro la prima riunione tra gli enti locali e la multinazionale per discutere dell’intesa sulla base delle indicazioni contenute nella bozza che le parti interessate stanno esaminando da qualche settimana. La riunione vedrà la partecipazione dei rappresentanti di Regione, Municipio, Provincia, impresa petrolifera, Università della Calabria di Cosenza e ministero della Cultura. Sul tavolo, com’è noto, ci sono 4,6 milioni di euro che l’azienda del Cane a sei zampe ha messo a disposizione nell’ambito della convenzione – della portata di 16 milioni e 750 mila euro – che è stata firmata il 21 dicembre 2022 col Comune di Crotone per il potenziamento dell’estrazione di metano dal mare antistante alla città. Le attività in corso per portare in superficie una maggiore quantità di metano (attraverso la riattivazione di due pozzi di metano, “Luna A 41 dir A” e “Hera Lacinia 17 dir”, che hanno cessato l’erogazione rispettivamente a novembre 2018 e gennaio 2020 in seguito alla «produzione di sabbia», oltre al rafforzamento di un terzo giacimento, “Hera Lacinia 16 dir”, che dal 2020 produce volumi di gas bassi), prevede la costituzione di un comitato tecnico-scientifico. Il quale, sotto il coordinamento della Regione, sarà chiamato a studiare e monitorare la subsidenza, ossia il fenomeno dell’abbassamento della terra ferma che potrebbe essere indotto proprio dalle operazioni di prelievo degli idrocarburi dalle piattaforme dell’Eni, “Luna A”, “Luna B” ed “Hera Lacinia”.
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