«Prima della pandemia gli ambulanti del Vibonese eravamo oltre 300, ora siamo circa 260: il numero è destinato a diminuire, anche perché usciti dall’emergenza Covid non vi è ripresa, ma un’ulteriore crisi dettata dalla guerra in Ucraina». Ha esordito così Nicola Ventrice, referente provinciale dei commercianti ambulanti Ana-Ugl, nel comunicare i dati allarmanti che la categoria sta riscontrando.
Sono più di 50 i commercianti ambulanti che, a seguito dell’emergenza Covid, hanno chiuso la partita Iva in quanto non più in grado di portare avanti la propria attività, facendo fronte a tasse esorbitanti e pochi guadagni. Ma la situazione non sembra attenuarsi: «Le attività ancora funzionanti – ha proseguito Ventrice – sono quasi tutte in bilico; non si sa quanto ancora resisteremo. I banchi di abbigliamento, di pelletteria, di bigiotteria sono tutti a rischio chiusura; gli unici che ancora riescono a tenere abbastanza bene sono i commercianti di prodotti ortofrutticoli e, più in generale, di alimentari».
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