«È stata offesa la dignità e l’onorabilità dei docenti, degli studenti e dell’intera comunità scolastica che rappresento con orgoglio». È indignato il dirigente del liceo “Morelli” Raffaele Suppa, dopo la pubblicazione della lettera di una studentessa che ha di recente lasciato la scuola, nella quale i genitori hanno attaccato frontalmente il corpo docente della classe.
«L’intera vicenda richiede una attenzione particolare – ha esordito il dirigente – in quanto non riveste solamente aspetti di natura legale, che saranno vagliati nelle sedi opportune, ma riguarda i contorni etici e morali, visto che è evidente un attacco all’istituzione scolastica, alla sua credibilità ed al suo ruolo».
Il dirigente scolastico respinge con forza la ricostruzione effettuata dalla famiglia e precisa: «L’istituzione che rappresento ha una storia importante che non può essere infangata e messa in discussione da azioni diffamatorie e calunniose che artatamente si mettono in campo, per delegittimare l’azione culturale e sociale che quotidianamente viene messa in campo con coraggio, determinazione e passione da tutti gli attori che partecipano alla realizzazione del progetto didattico, educativo e sociale affidatole».
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