Si è conclusa con la richiesta di condanna a 1 anno e 4 mesi per un dirigente comunale e un imprenditore la requisitoria davanti al gup del pm Domenico Assumma nel processo con rito abbreviato sulla tentata concussione ai danni dei gestori del lido “Lo Jonio ce l’hai”. La vicenda è quella che vede imputati il dirigente comunale Andrea Adelchi Ottaviano e il titolare dello stabilimento balneare, Giovanni Valentino. Al centro dell’inchiesta avviata dopo l’incendio del lido avvenuto a inizio 2018 e le conseguenti operazioni di bonifica avvenute nel luglio successivo, dopo il via libera dell’autorità giudiziaria, c’è il presunto intervento del dirigente sui gestori dello stabilimento, i coniugi Aniello Grampone e Matilde Talotta. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, l’architetto Ottaviano sarebbe intervenuto, su richiesta di Valentino, e abusando del suo potere di «rilasciare pareri e autorizzazioni in merito alle concessioni demaniali nonché di incidere sulle relative vicende» avrebbe costretto i gestori a effettuare i lavori di bonifica a proprie spese (anche se di competenza del proprietario) e con una ditta indicata proprio dal proprietario dello stabilimento, che avrebbe quindi impartito le direttive per i lavori secondo il proprio tornaconto personale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro