Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sacal Lamezia, stagionali sul piede di guerra: “Abbandonati anche dai sindacati”

Sono 32 gli operatori aeroportuali che da anni attendono di essere stabilizzati. Chiesto l’intervento “risolutivo” del presidente della Regione: «Non vogliamo accordi sottobanco per interessi di parte»

«Chiediamo le dimissioni dei rappresentanti sindacali di Cisl, Cgil, Ugl e Uil e ci rivolgiamo al governatore Roberto Occhiuto per risolvere l’annosa problematica del precariato che ci vede protagonisti, nostro malgrado, da 16 anni».
A manifestare tutta la loro amarezza e rabbia sono i 32 lavoratori stagionali Oua (Operatore unico aeroportuale) impegnati negli scali calabresi gestiti dalla Sacal. Si tratta di 32 persone che, finora, hanno lavorato solo per qualche mese all’anno e per poche ore ogni mese. Incarichi temporanei e quindi precari che di anno in anno si sono susseguiti senza che mai arrivasse la stabilizzazione definitiva, tanto agognata dai lavoratori. «Ormai parliamo di anni di precariato anni; i rappresentanti sindacali - incalzano i lavoratori - ci hanno venduto ancora una volta. Questo l’ennesimo atto ai nostri danni in quanto, pochi giorni fa, hanno accettato la proposta di implementare l’organico degli stagionali con altre unità, aumentando quindi ancor di più il precariato invece di risolverlo e superarlo definitivamente».
Il coro contro i sindacalisti che, in questi anni si sono occupati della vicenda, è unanime: «Noi chiediamo - insistono gli stagionali - che questi pseudo-rappresentanti vengano sostituiti subito. Non vogliamo assolutamente che ci vendano; piuttosto vogliamo che non firmino più accordi sottobanco per ottenere obiettivi e favori personali alle nostre spalle, vendendoci e umiliandoci ancora». Alle accuse pesantissime contro gli esponenti sindacali segue l’accorato appello rivolto al presidente della giunta regionale.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia