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Migranti, si torna davanti al gip. Il piccolo Alì riposerà a Crotone

Fissate le udienze per cristallizzare le testimonianze dei superstiti. Tutte le salme portate via dal PalaMilone

Si inizierà il 5 aprile per poi proseguire nei giorni 7, 12, 17 e 29. Ieri, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, ha fissato le cinque date d'udienza per svolgere l'incidente probatorio che dovrà accertare le eventuali responsabilità in capo ai presunti scafisti, Arslan Khalid, 25enne pachistano, e Fuat Sami, turco di 50 anni. Ad entrambi, accusati di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata, viene contestato di aver condotto il caicco "Summer Love" partito dalla Turchia e naufragato il 26 febbraio al largo di Steccato di Cutro provocando la morte di almeno 91 migranti e numerosi dispersi. Saranno 20 i sopravvissuti chiamati a testimoniare davanti al gip affinché vengano cristallizzati come prove i loro racconti sulla tragedia del mare in questa fase d'attività investigativa. Invece, il sostituto procuratore Pasquale Festa, il titolare del fascicolo, ha stralciato la posizione del 27enne turco, Ufuk Gun, l'altro presunto trafficante di uomini, in attesa che gli vengano notificati gli atti in Austria dove l'indagato è stato arrestato dopo il drammatico sbarco. Per lui l'incidente probatorio si terrà successivamente, quando verrà estradato in Italia. Mentre riprenderà il 30 marzo - e continuerà il 3 e 4 aprile - l'incidente probatorio che è in corso al Tribunale dei minori di Catanzaro, che vede sotto accusa un 17enne pachistano ritenuto dagli inquirenti uno dei "nocchieri" dell'imbarcazione che è andata ad infrangersi contro una secca di fronte alla costa cutrese.
Intanto, ieri pomeriggio, è stato sepolto nel cimitero di Crotone il corpicino di un neonato che è risultato tra le prime vittime rinvenute in seguito all'affondamento della "Summer Love". Sulla piccola bara bianca è stata apposta la sigla KR16M0: ossia, Crotone, sedicesima vittima recuperata, maschio, 0 anni. Il bambino è stato identificato (si chiamava Alì) ma il cadavere non è stato mai reclamato. È quindi probabile che i familiari del piccolo siano deceduti anche loro nel naufragio e non siano stati ancora recuperati.

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