Carenza di personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari nel reparto di Ginecologia dell'ospedale "Giovanni Paolo II", disagi in pronto soccorso, in reparto e nella sala parto. Continuano ad arrivare segnalazioni di Reparti in affanno e con pochissimi medici a disposizione, anche a causa della parte logistica disorganizzata, cioè degli spostamenti a cui sono costretti medici e pazienti, fra un piano e l’altro, creando involontariamente dei vuoti a discapito dei pazienti. Dopo pediatria e neonatologia con personale medico dimezzato, la scia prosegue anche in ginecologia.
Parliamo di reparti complessi e collegati, in cui diversi sono gli aspetti da seguire e gli sforzi da accollarsi da parte di chi rimane sempre in corsia. Il problema si aggrava anche a causa di medici assenti per motivi di malattia, gravidanze, trasferimento di medici o pensionamenti. Medici che, il più delle volte, non vengono sostituiti perché i tempi dei concorsi e delle nuove assunzioni sono lenti. Sono state avanzate richieste per avere nuovo personale ma spesso non vengono prese in considerazione dall'Asp la quale tiene conto, come metro di misura, della proporzione di richiesta di utenza.
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