I lavori per omologare lo stadio “Ceravolo” agli standard della Serie B non partiranno prima di metà maggio. I tempi tecnici sono rigorosi fra fondi regionali (3 milioni di euro, un terzo del totale stanziato dalla Cittadella) da iscrivere e approvare in Bilancio (seconda metà di aprile) e l’espletamento di tre differenti procedure di gara. L’amministrazione comunale sarà dunque obbligata a una corsa a perdifiato per rendere pronto l’impianto all’inizio del prossimo campionato, il 19 agosto. Altrimenti una o più partite dovranno essere disputate in campo neutro, eventualità bollata come «una sconfitta per tutti» dal Catanzaro e dallo stesso Comune. Un cronoprogramma così stringente riguarda solo le opere prioritarie: il rifacimento del terreno di gioco, il potenziamento dell’impianto di illuminazione, la creazione di una sala Var, 40 nuovi servizi igienici e piccola edilizia all’interno della palazzina o al suo esterno (la messa in sicurezza di un muro pericolante fra Distinti e curva Mammì). Le altre opere, cioè quando e come utilizzare i successivi 6 milioni della Regione (per abbattere e ricostruire le due curve) e il milione già stanziato dal Pnrr per rifare la copertura della tribuna sono argomenti per ora congelati: se ne parlerà al momento in cui verrà presa una decisione definitiva sulla costruzione o no di un nuovo stadio.