Quattro assoluzioni e pene rideterminate per 22 dei 26 imputati nel processo scaturito dall’operazione “Last generation”, scattata nel giugno 2019, con cui i carabinieri della Compagnia di Soverato smantellarono un’organizzazione dedita al narcotraffico, gestita dai rampolli della cosca Gallace. La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Antonio Giglio, si è pronunciata sul ricorso in appello per la riforma della sentenza di primo grado emessa dal gup del Tribunale il 23 aprile 2021. I giudici di secondo grado hanno assolto Mauro Masciari, Fabrizio Bensi, Antonio Grande e Paola Vaccaro. Ha dichiarato la nullità della sentenza impugnata, limitatamente a un capo di imputazione, per Giulio Moreno Rizzo e Andrea Lucio Moreno, disponendo la trasmissione degli atti al giudice di primo grado. Per quanto riguarda i restanti capi di imputazione, la pena per Giulio Moreno Rizzo è stata rideterminata in 6 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione, e per Andrea Lucio Moreno in 5 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione. La Corte d’Appello ha rideterminato in 11 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione la pena per Vincenzo Aloi e per Raffaele Campagna. Rideterminata in 2 anni, 8 mesi di reclusione 12mila euro di multa la pena comminata ad Agazio Geracitano e a Teklehaimanot Tsegay. Ridotta a 6 anni di reclusione la pena inflitta a Giuseppe Notaro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro