Si è conclusa la vicenda processuale del medico lametino Vittorio Cristaudo, che nel 2016 era stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l'accusa di assenteismo. La vicenda era nata da un’operazione della Guardia di Finanza di Lamezia Terme contro il fenomeno dei “furbetti del cartellino”.
L'ipotesi accusatoria si fondava sul fatto che il dottore, dopo aver attestato la presenza in servizio con il badge, usciva dall'Ospedale. Secondo quanto esposto dalla difesa, l'uscita si rendeva necessaria poichè il medico svolgeva la propria prestazione lavorativa in strutture sanitarie diverse dall'Ospedale e dislocate in vari luoghi del lametino e dell'hinterland.
Gli inquirenti, però, avevano notato che in alcuni casi il dottore rientrava a casa per un certo lasso di tempo senza previamente timbrare l'uscita dal servizio che veniva attestata direttamente dopo il turno pomeridiano. Sulla scorta di ciò il sanitario era stato chiamato a rispondere dei reati di falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato.
La difesa dell'imputato, affidata all'avvocato Gianluca Careri, ha documentato l'esistenza di gravi patologie che affliggevano l'imputato nonchè la condizione invalidante della moglie che, di fatto, erano alla base di quelle condotte. Il Tribunale Penale di Lamezia Terme oggi ha dichiarato l’estinzione dei reati venendosi in tal modo a concludersi l'intera vicenda processuale.
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