La prima parte del finanziamento regionale per l’adeguamento dello stadio “Ceravolo” verrà inserita nel Bilancio di previsione che si discuterà, in prima convocazione, nel Consiglio comunale del 14 aprile. È la sintesi che maggioranza e opposizione hanno trovato nella Conferenza dei capigruppo alla quale ha partecipato il sindaco Nicola Fiorita. Dopo il botta e risposta del giorno precedente - con il duro scambio di accuse fra Catanzaro azzurra, Lega e Fratelli d’Italia da un lato, i consiglieri Capellupo e Buccolieri per l’area Fiorita - le polemiche sono stemperate: l’obiettivo è portare avanti il più rapidamente possibile la pratica più attesa dai tifosi e dal club del presidente Noto, che di recente ha mostrato preoccupazione sui tempi (ristretti) per l’esecuzione dei lavori. Unità fra le parti politiche era stata richiesta dai consiglieri Corsi, Costanzo e Scarpino, per cui «consentire al Catanzaro di disputare in casa anche le prime partite del campionato di serie B deve essere un obiettivo di tutte le forze politiche e non può essere oggetto di una campagna elettorale permanente». Giocare in campo neutro, anche solo le prime gare, è pur sempre un rischio, così come è scontato che la società giallorossa, quando consegnerà a fine giugno le carte per l’iscrizione, dovrà indicare uno stadio alternativo (l’Arechi di Salerno?) perché il “Ceravolo” fra due mesi e mezzo non sarà pronto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro