Con la prosecuzione del percorso di integrazione fra il “Pugliese-Ciaccio” e la “Mater Domini” rinascono anche i malumori fra i medici ospedalieri.
Mentre le due Aziende hanno pubblicato altre due delibere (quasi) gemelle, i malpancisti del “Pugliese” stanno facendo fronte comune intorno a una raccolta firme (che sarebbe promossa dal segretario di Cisl medici Nino Accorinti) finalizzata a promuovere un ricorso al Tar che provi a sospendere l’efficacia del protocollo sottoscritto da Regione e Università per istituire la “Dulbecco”.
L’iniziativa, che avrebbe raccolto il consenso di alcuni primari, è partita in concomitanza con l’ulteriore scatto nella fusione fra “Pugliese” e “Mater Domini”, certificato dalle delibere che individuano le aree sanitarie con minore complessità di integrazione (nel documento approvato dall’ospedale) e la valutazione comparata delle procedure tecniche, amministrative e contabili, e dei processi organizzativi dei servizi esternalizzati ad impatto sanitario ed igienico-organizzativo (in quello del policlinico universitario).
Anche questi ultimi due atti recepiscono la nota con cui il commissario Occhiuto ha chiesto «di evitare, o comunque limitare, eventuali disservizi organizzativi conseguenti alla necessità di uniformare le procedure amministrative».
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