Stadio “Ceravolo”: venerdì finirà il primo tempo e inizierà il secondo. Il Consiglio comunale dovrà approvare, con il Bilancio di previsione, l’emendamento che recepisce i tre milioni di euro stanziati dalla Regione per l’adeguamento dell’impianto agli standard della Serie B. Maggioranza e opposizione hanno deciso di mettere da parte le polemiche nel nome dell’unità e dell’interesse – della città, della società giallorossa, dei tifosi – per approvare la pratica nel modo più rapido possibile. Da quel momento in poi, però, non ci sarà spazio per altre “meline”, politiche o amministrative che siano, perché per evitare che il Catanzaro giochi anche solo una partita in campo neutro (le ipotesi sono Salerno, Lecce, Benevento, forse anche Bari) non si potrà perdere tempo. Il campionato cadetto comincerà il 19 agosto. Il club del presidente Noto chiederà molto probabilmente di disputare la prima fuori casa, ma comunque il “Ceravolo” dovrà essere pronto entro il 26 agosto, cioè per il secondo turno. Approvare l’emendamento consentirà a Palazzo De Nobili di avviare tre differenti gare d’appalto con procedura d’urgenza (15 giorni), soluzione scelta per bruciare le tappe: una si concentrerà sui lavori di edilizia all’interno della palazzina (creazione della sala Var, copertura dei banchi della tribuna stampa) e all’esterno (creazione di nuovi 40 servizi igienici per gli spettatori, messa in sicurezza di un muro pericolante); l’altra sul potenziamento dell’impianto di illuminazione (che dovrebbe essere affidato alla ditta che ha già in gestione il servizio); la terza sul rifacimento del terreno di gioco, per cui serviranno 11 settimane fra rimozione del vecchio e posa del nuovo manto erboso in superficie mista (naturale e sintetica), realizzazione di un nuovo sistema drenante. Salvo intoppi, a cavallo di metà maggio potrebbero partire gli interventi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro