Decide di comprare un’autovettura trovata nella sezione annunci di un sito online, perciò prende accordi con l’inserzionista per il suo acquisto, ma poi nel momento in cui si dovrebbe concludere la compravendita si accorge di essere stato truffato, perché la proprietaria del veicolo incassa l’assegno e sparisce. La disavventura ha coinvolto un residente di San Sostene che, assistito dall’avvocato Luigi Aloisio, si è rivolto al Tribunale di Catanzaro per citare in giudizio chi avrebbe dovuto vendergli la vettura e recuperare la somma di denaro, oggetto del raggiro.
I fatti risalgono al 2021, quando l’acquirente legge su un sito un annuncio relativo alla vendita di una vettura al prezzo di 30mila euro; immediatamente prende accordi con l’inserzionista-intermediario e avvia una trattativa, concordando che una parte della somma richiesta sia corrisposta in denaro (19mila euro), una parte con la permuta della propria vettura. Dopo aver definito l’accordo, l’inserzionista chiede all’acquirente la prova del versamento effettuato, con l’inoltro di una foto via whatsapp dell’assegno circolare da intestare alla proprietaria del veicolo.
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