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Vibo, nuovo ospedale e (nuovi) annunci: la Regione assicura, i dubbi restano

Il governatore Occhiuto risponde all’interrogazione del consigliere Mammoliti

L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di Vibo Valentia

Una improvvisa luce, quasi abbagliante in fondo a un tunnel che sembrava tetro. Lo squillo di tromba che sembra un rullo di tamburi arriva addirittura dal governatore Roberto Occhiuto. E riguarda, neanche a dirlo, il tema più dibattuto degli ultimi anni nella città capoluogo. Quale? La costruzione del nuovo ospedale, in località Cocari. L’ospedale delle prime pietre mai seguiti da sostanziali passi in avanti. Ebbene, a parlare chiaro, tanto chiaro che sarà difficile ritornare indietro – anche se non si tratta del primo annuncio – nel corso dell’ultimo question time regionale è stato proprio il principale inquilino della Cittadella.

«Abbiamo risolto tutti gli impedimenti che ostacolavano la consegna dei lavori per l’ospedale di Vibo. Siamo pronti per consegnare i lavori, manca soltanto un passaggio che non riguarda la Regione ma la Procura della Repubblica, perché i lavori necessitano dell’utilizzo di fosso Calzone che, allo stato, è ancora sotto sequestro da parte della Procura». Poi una bacchettata alla Provincia, appena passata nelle mani del centrodestra. È evidente che Occhiuto si riferisca infatti al passato: «Visto che – ha ammonito Occhiuto – non ha ancora ottemperato alle prescrizioni, abbiamo chiesto alla Procura di poter consentire almeno l’utilizzo in subordine al dissequestro: se l'autorità giudiziaria ci consentisse l’utilizzo di Fosso Calzone, pur acquisendo, se lo ritiene, tutte le garanzie in ordine al futuro e allo smaltimento delle acque, noi saremmo pronti per consegnare questi lavori». Il governatore ha risposto a un’interrogazione di Raffaele Mammoliti, pur ammettendo, in tal senso, di essere stato sollecitato da tutti i consiglieri del Vibonese.

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