A Serra San Bruno, in zona Via Giacomo Matteotti è stato avvistato questo serpente, molto simile un pitone. Sul posto con i carabinieri e i carabinieri forestali per gli accertamenti del caso. Le forze dell'Ordine pregano di prestare la massima attenzione e di segnalare alle istituzioni eventuali avvistamenti. A comunicarlo è stato il sindaco Alfredo Barillari. La posizione del WWf Chi lo ha visto aggirarsi per la prima volta nel centro cittadino, di sicuro non avrà creduto ai propri occhi: un grosso serpente bianco con delle sfumature gialle strisciava lentamente tra le auto in sosta, da qui l’allarme ai Carabinieri Forestali della Locale stazione che, insieme ai Vigili del Fuoco, hanno subito raggiunto il luogo dell’avvistamento, comunicando l’accaduto e interessando il servizio veterinario dell’ASP di Vibo. Dalle foto circolate in rete, il naturalista del WWF Vibonese, Pino Paolillo, ha identificato la specie come “Pitone delle rocce indiano albino”, una di quelle più frequentemente allevate dagli appassionati di serpenti, tant’ è che nel novembre del 2019 un altro esemplare di due metri (non albino) venne catturato dallo stesso naturalista, dopo segnalazione dei veterinari, sulla scarpata ferroviaria di Pizzo, prima di essere restituito al proprietario in seguito agli accertamenti dei Carabinieri Forestali. Purtroppo però al momento il grosso serpente di Serra non è stato ancora rintracciato, per cui il WWF fa sapere che la specie, come tutti i serpenti appartenenti alla famiglia che comprende boa e pitoni non è assolutamente velenosa e il pitone moluro, normalmente alimentato, non è aggressivo ed è abituato alla presenza dell’uomo, raccomandando, nel caso auspicabile in cui venisse nuovamente avvistato, di non ucciderlo, di mantenere una distanza di sicurezza, e di contattare subito i Carabinieri Forestali e i Vigili del Fuoco. Paolillo aggiunge inoltre che, date le temperature, soprattutto notturne, che si registrano a Serra in questo periodo, i movimenti del serpente vengono rallentati: chi lo deteneva in casa di sicuro avrà allestito un terrario riscaldato a 25-30 gradi, molto più alti dei 6-7 gradi di minima che si registreranno a Serra in questi giorni. I Carabinieri Forestali sono già all’opera per cercare di individuare il proprietario del serpente responsabile di una spiacevole “distrazione”.