Tutti assolti per «non avere commesso il fatto». Si chiude così l’inchiesta aperta per fare luce sui due incidenti mortali che si erano verificati tra 2015 e 2016 nel tratto vibonese dell’A2, nei pressi dello svincolo di Mileto. Dopo il proscioglimento dei primi cinque imputati, ieri, infatti, è arrivata la decisione del Tribunale di Vibo per Giovanni Fiordaliso (’78) dirigente Anas e direttore del centro di manutenzione del tratto autostradale, Giovanni Fiordaliso (’70) dirigente Anas e direttore dei lavori del lotto di ammodernamento tra gli svincoli delle Serre e di Mileto, Franco Forni, Salvatore Scoppetta, Antonio Grimaldi, Salvatore Esposito (progettisti della galleria interessata agli incidenti) – per loro la Procura aveva chiesto cinque anni di reclusione – e Antonio Capomolla, autista del camion, (per lui la Procura aveva chiesto l’assoluzione).
Nei confronti dei cinque imputati l’accusa riguardava «la mancata predisposizione di adeguati sistemi e dispositivi di ritenuta idonei a contenere i veicoli che fuoriuscivano dalla sede stradale e di protezione dello spigolo/montante destro del portale rettangolare dell’imbocco della stessa, da intendersi quale ostacolo fisso laterale pericoloso». Soddisfatti gli avvocati Antonio Managò e Marco Gemelli del foro di Reggio Calabria difensori dell’ing. Fiordaliso (78) per l’assoluzione ottenuta dal loro assistito che è stata frutto di una laboriosa attività difensiva svolta nel corso della istruzione dibattimentale. Due gli incidenti che si erano verificati in quello stesso tratto: nel primo il 25 novembre 2015 a perdere la vita era stato Domenico Napoli, 19 anni di Meliccucco, mentre rientrava a casa dal Vibonese, dove aveva trascorso la serata con la ragazza; nel secondo invece, nella notte tra il 28 febbraio e l’1 marzo del 2016 a restare coinvolti erano stati quattro giovani di Gioia Tauro – Marzio Canerossi, Francesco Carrozza, Fortunato Calderazzo e Giuseppe Speranza. La loro auto, una Fiat 500, si era schiantata contro un pilastro di una galleria lungo la corsia Sud dell’A2 finendo poi contro un camion. I due procedimenti erano stati unificati e gli indagati erano in tutto 13 tra progettisti, collaudatori Anas e l’autista del camion.
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