Undici condanne per oltre 124 anni di carcere e un’assoluzione. Così ha deciso ieri il gup del Tribunale di Catanzaro, Antonio Battaglia, al termine del procedimento di rito abbreviato nato dall’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia su una presunta associazione di narcotrafficanti capeggiata dalla famiglia Spagnolo capace di mettere in piedi a Crotone, tra il 2020 e 2021, un giro di spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish, con epicentro il centro storico. A Giuseppe Spagnolo sono stati inflitti 20 anni di carcere; Francesco Spagnolo, 20 anni; Ercole Spagnolo, 20 anni; Alessandro Spagnolo, 20 anni; Gianluca La Forgia, 10 anni e 2 mesi; Vittoria Covelli, 6 anni e 8 mesi; Luigi Spagnolo, 7 anni e 4 mesi; Raffaello Messina, 5 anni; Andrea Rizza, 5 anni e 2 mesi; Gaetano Scicchitano, 4 anni e 6 mesi; Claudio Ivan Covelli, 5 anni e 6 mesi. Assolta Francesca Gabriele «per non aver commesso il fatto». Lo scorso 28 settembre, il pubblico ministero Paolo Sirleo aveva chiesto 12 condanne a conclusione della sua requisitoria. L’operazione antidroga, diretta in un primo momento dalla Procura ordinaria di Crotone prima di passare in mano alla Distrettuale antimafia, venne a luce il 19 gennaio 2022 con 13 misure cautelari eseguite dai poliziotti della Squadra mobile della Polizia di Stato pitagorica. Le indagini presero le mosse dalla testimonianza del collaboratore di giustizia Francesco Oliverio. Il racconto del "pentito" – reso agli inquirenti il 26 agosto 2020 – consentì di ricostruire la presunta rete di pusher che avrebbe agito in tre punti diversi della città: oltre al centro storico di Crotone, la droga sarebbe stata venduta anche nei rioni “San Francesco” e “300 alloggi”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro