La scena si ripete e manda in tilt in Pronto soccorso di Soverato. Alle 20 un solo medico in servizio e decine di pazienti in attesa di assistenza. Bastano banali incidenti in contemporanea e un numero di accessi abituale a mandare in subbuglio il reparto di emergenza dell’ospedale del Basso Ionio che “parcheggia” in corridoio decine di pazienti sulle barelle per tutta la notte. Col passare delle ore la situazione migliora con l’avvicendarsi di altri due medici, ma non si risolve. Il problema è ancora connesso all’impossibilità di avere consulenze specialistiche, sospese nelle ore notturne e riservate alle sole urgenze che mettono in pericolo di vita il paziente. Il colpo d’occhio è poco incoraggiante per un ospedale che tra poco più di un mese servirà un bacino di utenti triplicato rispetto a quello invernale. I medici cubani a queste latitudini non sono mai arrivati e gli investimenti si sono fermati alle strutture, ma non alle risorse umane. I medici in servizio fanno quello che possono, ma sono troppo pochi in tutti i reparti che da tempo denunciano di essere sottodimensionati. Alle prime luci dell’alba si affollano anche gli altri reparti con il rientro di chi è stato stabilizzato nella notte e invitato a ripresentarsi all’apertura degli ambulatori per ricevere le cure di cui ha bisogno, tra malumori e denunce che nessuno sembra raccogliere. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro